8532 - Lettera ad un amico turco
N. Lygeros
Traduzione: Lucia Santini
Se ti scrivo è per dirti, amico caro, che so che non sei personalmente responsabile dell’atto genocida. Ciò non è nei miei propositi.Non si tratta da parte mia d’accusare il tuo popolo, tu mi conosci fin troppo bene. Volevo semplicemente dirti che capisco le tue difficoltà.Questo però non cambia nulla poiché il tuo paese non vuole riconoscere l’esistenza del genocidio.So bene che tu pure rischi dieci anni di reclusione, se osassi sfidare apertamente il sistema.Tuttavia devo prendere posizione, qui, in Francia, per te, per me, per i nostri e per gli altri che non possono vivere eccetto che nella giustizia e nella memoria. Il tuo paese mi minaccia ma sono incurante ai loro insulti, lo sai bene. E una questione d’onore e di dignità.Alcuni dei tuoi ti diranno senza dubbio che sono un traditore ai loro occhi. Ma tu, tu lo sai ed io so che tu lo sai, questo mi riempirà di letizia poiché è in questo modo che il mio atto sarà un atto per gli innocenti. Questa volta , non mi basta affermare che lotto per i Diritti dell’Uomo, devo lottare per me , ma anche per te, che non puoi agire allo stesso modo e così liberamente. Nessuno potrà influenzarmi per non votare questa legge. Quindi, non preoccuparti per me.Sarò degno anche sotto le minacce. Sappi che penserò a te nel momento del voto e nel momento in cui solleverò la mano terrò anche la tua contro il sistema che schernisce i diritti dell’uomo e che tenta di commettere a sua volta un genocido della memoria.
Un cittadino francese
Senatore