11438 - Il mito del camaleonte
N. Lygeros
Traduzione: Lucia Santini
C’era una volta un camaleonte.
Tutti credevano che fosse giovane.
Invece viveva già da mille anni.
Ma nessuno ci avrebbe creduto.
Anche se avesse presentato il suo albero,
quello genealogico.
Perché nessuno osservava
ciò che è invisibile.
Così attraversò i secoli
come gli eterni
ma da mortale.
Ed ogni volta che vedeva
un nuovo colore
cambiava per assomigliargli
e non fargli paura.
Così assomigliava con tutto,
ma nulla gli assomigliava.
Similmente accadeva con gli uomini
ma erano rari coloro che lo percepivano.
Solo con i libri poteva parlare.
Perché rimanevano con lui
a causa dei morti autori.
Invece i vivi morirono velocemente
nella società senza impronte.
Un giorno trovò una torre di vetro
e cercò subito il camino
ma non c’era
e se ne andò.
Allora incontrò una biblioteca
sopra un ponte
al limite fra il cielo
e il mare
e decise
di prendere il suo colore
così divenne codice
riscritto su pergamena
per non dimenticare
l’Umanità
e il Tempo