17658 - Rivoluzione mentale
N. Lygeros
Traduzione: Lucia Santini
Così era cominciata la guerra dei cervelli.
Dopo la resurrezione.
Rialimentazione del quadro.
Senza nuovi ordini.
Altruismo generalizzato.
Teoria degli schemi mentali.
Le società odiavano i libri.
Cercavano di degradare anche la rete.
Credevano che le biblioteche fossero case di tolleranza.
E decisero di vietarle.
Così divennero illegali.
Perché gli Uomini non accettavano questa legge.
Non era umana e la respinsero.
Eppure i sistemi dirigenti cercavano di imporla ovunque.
E quando intuivano che un uomo leggesse gli facevano il lavaggio del cervello.
Gli asportavano la memoria.
Affinché dimenticasse tutto.
Perdeva le parole, perdeva i suoi pensieri.
E stigmatizzava il suo intelletto per non poter continuare a leggere.
Menticidio.
Un nuovo crimine contro l’Umanità.
All’inizio seguivano le fasi che aveva descritto Stanton.
Solo che non esisteva ancora qualcuno come Lemkin.
Gli uomini si stupirono di questa decisione.
Ed in seguito delle condanne.
Almeno coloro che lo avevano intuito.
Perché la maggior parte di loro si erano trasformati in vittime.
Pochissimi erano coloro che resistettero.
E le società li chiamarono mostri.
Come segnalibri vivevano in mezzo ai libri sin dall’inizio.
Sapevano anche crearli.
Leggevano i morti e scrivevano per i non nati.
Erano coloro che non esistettero nel passato.
Mentre erano coloro che esisteranno nel futuro.
Il menticidio non era una guerra.
Era come un genocidio una catastrofe sistematica.
All’inizio i sistemi dirigenti misero il divieto agli editori.
Era più facile che porlo agli autori.
Così quest’ultimi non potevano più pubblicare i loro libri.
I sistemi dirigenti volevano degradare anche gli scritti.
Lasciarono in circolazione i giornali e i periodici per non essere sospettati.
Ma negli stampati pagavano scrittori per condannare i libri.
Adoperavano la parola bibliografia come se fosse pornografia.
E gli individui che seguivano solo il dovere, lo rinforzarono.
Il libro era diventato volgare e la lettura oscena.