24982 - Il ritardo della lotta dei greci del Ponto
N. Lygeros
Traduzione: Lucia Santini
Il ritardo della lotta dei greci del Ponto ha molte cause. Anche se siamo riusciti a far riconoscere il genocidio dei greci del Ponto in Grecia, a Cipro, in Svezia, in Armenia, in due stati dell’Australia, in nove stati d’America, è palese che si proceda al rallentatore. Primo ci sono conflitti interni che ci disarmano per attuare un’opera all’estero. Secondo il potere crede che il genocidio sia una vecchia questione che ha bisogna di essere riesaminata mentre al contrario si tratta di dati che sono stati riconosciuti dal Parlamento Europeo. Terzo i greci del Ponto si sono incorporati nei partiti politici e seguono le loro linee anche se quest’ultime calpestano la lotta Pontica. Quarto i greci del Ponto votano indipendentemente dalla questione del riconoscimento su piano internazionale. Quinto solo di recente si è instaurata l’alleanza delle vittime degli Armeni, degli Assiri e dei Greci, mentre vediamo che questo approccio è più risolutivo. Sesto in Grecia non abbiamo ancora riconosciuto il Genocidio degli Assiri, mentre appartiene alla Triade Dei Genocidi. Settimo molti Greci del Ponto credono che il riconoscimento sia solo la fine e non conoscono la procedura di riparazione, neppure tengono conto che furono d’esempio per Lemkin quando escogitò la parola genocidio. Ottavo le arti non sostengono abbastanza, con i mezzi che hanno a disposizione, la lotta Pontica. Nono, esiste una mancanza di conoscenza della storia e della strategia per i passi da seguire. Decimo, molti greci del Ponto non si sono resi conto che il Ponto è occupato e che la liberazione è collegata all’Armenia Occidentale già dal 1920.