24462 - L’uomo che parlava alle pietre
N. Lygeros
Traduzione: Lucia Santini
Era un altro mondo.
Non c’era alcun dubbio.
Si sentiva la sensazione che hai di quando cambia il giorno
nell’ora in cui sei in aeroplano
e non sai più
ove sei di preciso nel tempo.
Solo che qui il problema riguardava lo spazio.
Ed era fatto di legno.
Era un pezzo di legno massiccio.
Come una tartaruga con quattro zampe.
Qualcuno aveva squadrato un tronco d’albero.
E sulla superficie aveva messo
delle sottili linee nere
che creavano degli incroci.
In nove punti c’erano inoltre delle stelle.
Prima di questo secolo nessuno aveva visto
questo oggetto in Europa
mentre nell’Estremo Oriente
costituiva digià un simbolo
da qui a molti secoli.
Questo non spiegava certamente la causa della sua esistenza
in questo punto nodale dello spazio-tempo
eccetto il fatto
che accanto c’era un uomo.
E costui assomigliava a tutti
ma nessuno gli assomigliava
perché egli era
l’uomo che parlava alle pietre.