22510 - Colloquio con uno scheletro (Monologo)
N. Lygeros
Traduzione: Lucia Santini
– È così che saremo ridotti…Ma chi lo vedrà? Neppure noi, poiché non avremo gli occhi, e neppure gli altri, poiché saremo sepolti sottoterra. Giusta l’osservazione della Signorina Margarita. Chiaramente ci sono anche le dittature che possono darci una mano, poiché sono capaci di seppellirci vivi. Come vedremo però con la terra negli occhi? Dovremo aspettare di ridurci a pezzi, tessere di un corpo che cerca disperatamente la sua immagine. Forse sarà per questo che decise di ballare insieme a te? Quando ti ha messo le braccia o meglio gli ossi sopra le sue spalle, ho capito che ti avrebbe afferrato nel punto impudico che ti sosteneva sospeso anche dopo la morte. E questo ballo dedicato a Maria, mentre era assente il Messia, Gesù Cristo e lo Spirito Santo dalla sesta classe delle elementari, mi sembrò strano, lo devo ammettere. E avevo l’impressione di seguire una lezione di sessuologia che attendevo anche prima della campanella, ma solo con le ossa, con le ossa senza carne, come se fosse stata vietata dal sistema che non credeva più a nulla, poiché aveva ucciso la speranza. Ma perché te lo dico e chi sa cosa potresti sentire eccetto se non sei arrivato poco fa, con il sostantivo della Signorina Margherita. Chiaramente ti ha chiuso di nuovo nell’ armadio come se fossi un ricordo di naftalina che non ha nient’altro da offrire, visto che la carne non riuscì a diventare pane perché nello scorrere della vita ha incontrato serie difficoltà di già nella classe della scuola, prima ancora di vivere l’intervallo che attendeva con tanta passione. Così la passione è rimasta a livello biologico che non si trasformò in fede.