22267 - Non è solo una questione belga, il terrorismo
N. Lygeros
Traduzione: Lucia Santini
Non è solo una questione belga, il terrorismo. Ci riguarda tutti e soprattutto l’Europa. Ma in sostanza riguarda tutti coloro che amano l’Umanità e vogliono proteggere la civiltà. Non bisogna dunque dividere in parti i problemi. Perché ha grande importanza essere tutti uniti contro la barbarie. Gli attacchi terroristici di Parigi avevano un legame diretto con Bruxelles. E vediamo che questi legami sono molteplici, poiché c’è una rete. Così, tanto gli innocenti quanto i giusti credono che le cose siano separate, mentre i carnefici si organizzano insieme, sprechiamo tempo e questo ritardo è molto pericoloso, perché parliamo di una nuova forma di guerra. Per di più queste vittime non sono semplici vittime di un attentato ma vittime di guerra. Può questa guerra non avere un approccio classico ma è in rapporto alle così dette minacce asimmetriche. È necessario rivedere alcuni schemi mentali classici e in ogni caso l’indifferenza è chiaramente inaccettabile. Altrimenti ognuno attende di ricevere un attacco nella sua città per agire e all’inizio di criticare , perché nessuno lo protegge dai terroristi. Anche noi in Grecia vediamo che fanno saltare in aria templi, che distruggono statue nei musei, che uccidono innocenti e tutto ciò ci procura costernazione chiaramente. Però dobbiamo immaginare come ci saremmo sentiti se questi fatti terribili fossero avvenuti nella nostra patria. Cioè se avessero distrutto i templi a Mistrà, se avessero distrutto le statue del museo dell’Acropoli, se fossero morte delle vittime alla Torre Bianca. Avremmo avuto lo stesso sconforto? Fin quando non possiamo pensare in questo modo, non siamo pronti ad affrontare la barbarie nella sua totalità, mentre ciò è necessario.