21953 - Cosa fa un Uomo
N. Lygeros
Traduzione: Lucia Santini
Cosa fa un uomo quando non ha nessuno su cui fare affidamento che lo aiuterà, questa è la domanda che dobbiamo porci a livello generale per comprendere anche la sopravvivenza strategica. Così in questo contesto, esiste il parametro del quoziente di intelligenza perché se questo è basso seguirà la società, se invece è superiore si renderà conto che non esiste solo la società e se è estremo si interesserà solo all’Umanità. Certamente a seconda dei casi può influenzare altri uomini, che forse non appartengono alla stessa categoria, ad apprendere cosa succede nell’altra così che siano di aiuto in un impegno collettivo che inizierà con un intento di gruppo a risolvere problemi che riguardano solo l’Umanità e non le società locali che hanno i loro confini prestabiliti e che non possono evolversi se non con determinanti esterni. Quando però ci troviamo nella situazione intermedia, vediamo uomini che soffrono perché non possono convincere gli altri sul loro intento e mentre sanno che non esiste solo il quadro della società, non possono far fronte alla pressione che ricevono. È quindi molto importante quando focalizziamo questi uomini, che potremmo caratterizzarli come papaveri nel mezzo di un campo di margarite, aiutarli affinché si rendano conto che non si tratta di una anomalia ma che ci sono anche altri papaveri in altri campi perché appena lo percepiranno cominceranno ad agire nel campo d’azione dell’intelligenza collettiva e anche loro porgeranno aiuto all’aiuto dell’Umanità.