20862 - La nuova Antigone
N. Lygeros
Traduzione: Lucia Santini
La nuova Antigone continua incessantemente il suo ruolo, da 2500 anni, per mostrare a tutti i sistemi, a tutte le ideologie, che l’essenza è nei valori e non nei principi. E che quello che ha importanza non è reagire, ma resistere con tutta la tua esistenza se questo è il giusto, senza aver paura del prezzo perché questa è l’opera dell’Ellenismo contro la barbarie, affinché l’Umanità non si pieghi, neppure dopo i crimini. Così vediamo che il teatro ci riporta alla gloria non alla fama, all’opera e non alla servitù, alla strategia e non all’economia. Perché sin dall’inizio era libero per gli uomini e sempre agiva con i rapporti e mai con i legami. Questo è realmente lo splendore del teatro greco. Perché quando vuoi essere umano, scrivi copioni per il teatro, mentre le persone sociali fanno teatro. L’ellenismo non ha dimenticato la sua eredità, i filosofi, i matematici, i poeti, gli scultori. Eppure cosa succede con il cittadino greco che è stato sopraffatto dalla miseria e non può più vedere la minima parte positiva? Così deve ascoltare per incoraggiarsi una voce straniera e anch’essa teatrale quella di Juliette Binoche che recita il ruolo dell’Antigone, e lo sostiene. Ma questo non ha importanza, è amore ed è pure offerto. Ha importanza poi continuare, perché non dobbiamo fermarci, il futuro ci attende.