20829 - Dalla tattica ai negoziati strategici
N. Lygeros
Traduzione: Lucia Santini
Pian piano il popolo greco vede quanto sia degenerato il quadro politico, quanto sia grande la propaganda politica, ed infine quanto siano pochi i politici che si impegnano con le questioni della nazione. Così vediamo che queste negoziazioni tattiche che ci impegnano per tanti mesi di tanto in tanto, non solo ci hanno condotto verso nessuna soluzione costruttiva ma ci hanno messo anche in un pericolo che non ci immaginavamo potesse esistere per la Grecia dopo tutto quello che abbiamo vissuto tanti anni prima. Per tutto il tempo che rimaniamo nelle negoziazioni non c’è caso che cambi nulla perché è come se corressimo 110 metri a ostacoli, e invece crediamo di correre 100 metri e di tanto in tanto qualcuno ci mette degli ostacoli a regola d’arte. Adesso sappiamo tutti che questi ostacoli ci sono e che costituiscono dei dati che devono essere incorporati nella nostra alta strategia. Altrimenti saremo soggiogati da qualsiasi partito laicistico che ci spiegherà all’inizio che gli ostacoli non ci sono ma che sono apparsi in seguito appena c’è stato il cambiamento di fase su piano elettorale. Adesso dunque che conosciamo tutti questi elementi, dobbiamo fare una ristrutturazione prima e poi in seguito un ripiego. Perché per il momento non abbiamo nessun sfruttamento delle nostre ricchezze naturali, come se non ci fossero. Al contrario abbiamo lasciato che avvenisse il degrado della natura, della nostra patria, dell’ambiente della nostra gente, mentre non c’è nessuna prospettiva. Siamo in ritardo in maniera inaccettabile sia per la Z.E.E. sia per le zeoliti. Anche adesso abbiamo bisogno di sollecitare tutte le procedure, per incorporare l’energia e la strategia nell’economia e nella politica.