Per quanti non hanno ancora capito la teoria delle decisioni nella quale agisce solo un giocatore non è la teoria dei giochi, le trattative non avvengono unilateralmente, la patria non è per le scommesse, un partito eletto non fa qualunque cosa di suo gusto, una truffa non è una strategia, i membri degli altri partiti non sono stupidi, i componenti delle istituzioni non si raggirano, il parco giochi ha i suoi limiti, l’improvvisazione non è un progetto, l’economia parallela non è economia, la microeconomia non è macroeconomia, la politica del rischio non è macropolitica, un complotto non è un piano, una piattaforma non è necessariamente di estrazione, l’ideologia non è governo, il partito non è la patria, la necessità non è un lusso, la Grecia non è l’Asia, le mosse non sono atti, nessuno ha il diritto di metterci in un pericolo nazionale ma lo fanno, i primo giri sono finiti ma non l’ultimo, la battaglia non è finita, molti vanno via mentre noi rimarremo, adesso abbiamo bisogno di opera e non di parole, combatteremo contro la barbarie qualunque essa sia.