20217 - Mosse irreversibili
N. Lygeros
Traduzione: Lucia Santini
È sempre interessante fare delle mosse su un piano tattico ma devi sapere cosa voglia dire esattamente a livello operativo e strategico, altrimenti puoi ritrovarti in un contesto di manipolazione. Quando in strategia e nell’alta strategia succede un fatto analogo, devi pensare esclusivamente alle mosse irreversibili, cioè a quelle che determinano atti che cambiano la realtà. Perché quest’ultime determinano il futuro, dal momento che creano una ramificazione solo con la loro ragion d’essere. Per questo motivo, dobbiamo calcolare molto attentamente queste mosse irreversibili e chiaramente non presentarle agli altri come mosse che si possono correggere, poiché sono state scelte dopo decisione. Quindi quando sono interpretate come semplici mosse per motivi comunicativi, non cambia la loro consistenza strategica, poiché è la stessa sin dall’inizio. Su piano pratico, quando viene applicato questo schema mentale dobbiamo stare ancora più attenti, perché la maggior parte non lo conosce e può cadere in una trappola comunicativa. Perché a posteriori non può sussistere la correzione. Abbiamo vissuto anche in passato situazioni simili e abbiamo combattuto per l’Ellenismo e riuscimmo a superare le difficoltà. È cosi che si agisce ed ora la scelta è senza dubbio strategica. Quando abbiamo a nostra disposizione la Z.E.E. greca e sprechiamo il nostro tempo con argomentazioni senza sostanza che ritardano ogni evoluzione solo e solamente per motivi di appariscenza, perdiamo la sostanza. Non è possibile porre in pericolo la Z.E.E. greca che è la Grecia del futuro, mentre fingiamo di non avere un futuro per dare importanza esclusivamente al presente, mentre l’essenziale è un ponte fra il passato e il futuro che crea il concetto della continuità e della diacronicità. L’Ellenismo è la continuità e non è possibile giocare insieme a noi solamente per dire che sei un giocatore. Perché poi si vede chiaramente che sei un ignorante e non sai giocare. L’Ellenismo applica la strategia non il gioco. Se siamo affidabili da tanti secoli è perché conosciamo la strategia e questo è perché l’abbiamo inventata.