19253 - Il triplice legame
N. Lygeros
Traduzione: Lucia Santini
Il triplice legame aveva resistito per secoli.
Per questo era stato inventato.
Scacchi.
Ellenismo.
Grecità.
Tutti gli elementi della scacchiera SER.
Il legame era diventato diacronico.
Aveva aggiunto l’azzurro infinito.
E la nullità del vuoto,
l’aveva trasformata
in vacuità
affinché cominciasse la policiclicità
per il non-odio
dell’Umanità e del Tempo.
Ogni casa aveva acquisito una storia.
Gli incroci erano diventati ramificazioni.
Non era più una questione di spazio
ma dipendevano dal Tempo.
Ai limiti.
Esaminò di nuovo la poesia eroica del medioevo.
Assomigliava ad una vecchia scacchiera.
Eppure i movimenti erano gli stessi.
Nuova interpretazione.
Pensiero laterale.
Gli assalti si dovevano fare dai lati.
Non c’era altra strada.
La battaglia sarebbe stata vissuta su di una ramificazione.
Mentre sull’incrocio ci sarebbe stato il Re.
Perché non c’era il centro.
Le scelte erano numerose.
La molteplicità però unica.
Per rimanere eretta la sostanza dell’insegnamento.
I primi ad impressionarsi furono i discepoli.
Non sapevano che ci fosse una codificazione simile.
Ma non era la prima volta che vedevano qualcosa di nuovo.
E neppure l’ultima sarebbe stata.
Videro il sorriso caratteristico del Maestro.
Aveva detto loro che il gioco degli scacchi avrebbe completato
gli schemi mentali.
Presero i pedoni e i pezzi per la prima volta.
Perlomeno avevano questa impressione.
E quando li misero sulla scacchiera bizantina
videro il mondo diversamente.
I primi loro appunti erano strani.
Non scrivevano più solo codici.
Si inoltravano in un mondo nuovo.
Shock Mentale.
La biblioteca cominciò a trasmettere nuovi messaggi.
Era lo spirito bellico.