19093 - L’approccio sovietico di Losanna
N. Lygeros
Traduzione: Lucia Santini
Quando esaminiamo il Trattato di Losanna e le sue ripercussioni sulla sventurata Grecia, ci riferiamo esclusivamente ad un gioco che riguarda le Grandi Potenze e non si realizza nessun colloquio concreto sul coinvolgimento dell’Unione Sovietica. Ne segue quindi l’ invito a guardare alcuni elementi della storia tramite la cronostrategia. L’Unione Sovietica esiste dal 1917. Non considera la prima guerra mondiale come sua, poiché la interpreta come un problema fra capitalisti. Non firma il Trattato di Sèvres del 1920. Invece firma il Trattato di Mosca ed il Trattato di Kars del 1921 con la Turchia. Cancella i Trattati precedenti che riguardano la zona, cioè il Trattato di Sèvres ed il Trattato di Aelexandropol del 1920, quest’ultimo aveva sostituito il Trattato di Vatoum del 1918 che aveva di già violato l’Armenia storica. Nel 1921, Stalin decide che il Nakhichevan dipende esclusivamente dall’Azerbaigian, mentre queste entità non hanno nemmeno un contatto geografico. Era un modo per perdere un altro pezzo della storia. In seguito l’Unione Sovietica diede le armi a Kemal per l’inaccettabile azione contro i popoli autoctoni, perché non aveva fiducia in loro. Essendo il suo fine come sistema quello di imporre la barbarie sovietica e i popoli autoctoni costituivano un problema per la sua esecuzione. L’Unione Sovietica non ha bisogno di firmare il Trattato di Losanna, perché ne è imbevuto con il suo spirito, il quale tra l’altro non ha nessuna relazione con quello della Russia.