17315 - Le porte del cielo
N. Lygeros
Traduzione: Lucia Santini
Le porte del cielo erano ramificazioni dello spazio-tempo, perché il fondamento della sua esistenza era la scelta.
Il volo seguente non era stato annunciato.
E lo schema mentale assomigliava alla stesura di un secondo volume prima della fine del primo.
Mentre i lettori non hanno ancora individuato la continuità anche se operano e vivono di già i suoi elementi all’interno del precedente.
Amsterdam era di nuovo riapparsa sul tabellone degli annunci come se il libro mostrasse il suo contenuto.
Era una difesa olandese.
Simile a quella che aveva affrontato quando lo aveva lasciato l’uomo con le caramelle decenni prima.
La città non era solo simbolica, l’aveva vissuta interiormente.
Ed aveva elementi della scoperta.
Non erano solo le vecchie edizioni che la caratterizzavano, ma le esplorazioni nell’estremo oriente ed in Australia.
Questo era dunque l’anello di congiunzione della catena di Prometeo.
Tramite il mare era avvenuta la scoperta.
E tramite il cielo era avvenuta la rivelazione.
Era cambiato il campo d’azione nel contesto della scacchiera.
E le porte erano nuovi valichi.
Nuove impostazioni.
Non solo quella iniziale.
Perché raramente, le partite non erano cominciate.
I Maestri erano principalmente i continuatori.
Ed ognuno prendeva il posto del precedente, affinché non si arrestasse la battaglia contro la barbarie.