17311 - La logica del futuro
N. Lygeros
Traduzione: Lucia Santini
L’aereo attraversò la finestra illuminata.
Era silenzioso.
Anche questo aveva previsto l’aeroporto.
E per questo continuò a scrivere.
Il suo colore bianco-azzurro, gli ricordò Amsterdam e le sue fluide ramificazioni.
Li avvenne la fuga.
Ma chi lo sapeva.
Guardò la rilegatura del suo quaderno e gli vennero in mente i vecchi libri della biblioteca.
Molti di quei libri erano stati stampati nella stessa città secoli prima.
Non erano in scrittura gotica.
Le pagine erano piene di caratteri latini.
Un codice strano con spiegazioni straniere.
Le aveva lette.
Ed aveva capito il nesso nascosto.
Perché era stato scritto per i Maestri.
In qualunque epoca essi fossero.
Quei libri erano rari.
Non tanto per la rilegatura nonostante fosse caratteristica, ma per il codice che tramandavano dal passato al futuro.
Chi avrebbe osato gettare una bottiglia di Klein in mare, e ritrovarla infine ad Amsterdam dopo secoli.
Così erano anche quei libri.
Non aveva trascritto tutti gli appunti sul suo quaderno luminoso, mentre conteporaneamente esaminava il libro tramite la sua memoria intellettiva.
Non era semplicemente un libro.
Ma un Tempo concentrato.
O forse ristretto dopo tanti anni che erano passati.
Persino i caratteri grafici mostravano la volontà del precedente Maestro.
Il libro assomigliava ad un manoscritto del passato ma aveva una logica del futuro.