15676 - La nuova scrittura
N. Lygeros
Traduzione: Lucia Santini
Riguardò ancora più attentamente.
Alla sua estremità vide tracce di inchiostro.
Qualcuno aveva adoperato la punta.
E questo metodo era radicalmente diverso.
Dopo tanti secoli di storia, ora scriveva la storia con l’aiuto della memoria.
Didimoticho aveva vissuto molte epoche ed in molti erano passati in quello stesso luogo.
Quindi doveva trovare il manoscritto per scoprire l’epoca.
La punta era caratteristica.
Il manoscritto era necessariamente posteriore.
In quell’epoca sussistevano contemporaneamente sia Bisanzio sia il Medioevo.
E Didimoticho giuocava un ruolo importante.
Era una delle più importanti città.
Ed una delle protezioni di Costantinopoli.
Tenendo la punta della freccia, sollevò la testa.
Era lo stigma dell’assedio.
La barbarie aveva puntato la mira sulla Città.
E cercava di isolarla da tutto.
Sulle torri del castello si vedevano le tracce.
Erano ventiquattro come le nostre lettere.
Amalgama della storia e della lingua.
L’unica cosa che mancava era la libertà.
Lo spirito di luce aveva resistito.