39369 - Corte di giustizia dell’Unione Europea e non rappresentatività del Polisario II

N. Lygeros
Traduzione: Lucia Santini

È difficile immaginare che il Polisario sia stato informato dal suo sostegno di sempre che ci sono delle conseguenze giudiziarie quando presso i tribunali è stata inoltrata una domanda. Quando si tratta della Corte, è prudente informarsi prima di iniziare un procedimento soprattutto se è a favore di un altro Stato. Soltanto il Polisario ha iniziato una battaglia giudiziaria senza tener conto delle possibili conseguenze di un rifiuto da parte della Corte. Incapace d’agire direttamente sulle Province del Sud, il Polisario si è messo in testa di contrastare i progetti per diventare un interlocutore. Solo che la Corte ha rifiutato il reclamo del Polisario appoggiandosi precisamente sulla sua non rappresentatività. Il Polisario ha subito una perdita giudiziaria ma questo ha delle ripercussioni strategiche. In effetti dopo questa sconfitta, è chiaro che non può pretendere di rappresentare i diritti delle popolazione del Sahara. Non è solo fuori gioco in questo Accordo fra L’Unione Europea ed il Marocco ma anche sul terreno strategico. Il Polisario si appropria di un ruolo più da marionetta di uno Stato invisibile piuttosto che di quello di una struttura che pretende una riconoscenza statale da parte di Stati su scala internazionale. Perché dopo questo rifiuto, gli Stati che potrebbero aiutare il Polisario nella sua ossessione non rischiano di impegnarsi perché prevedono già da ora il rischio strategico per la loro stessa politica esterna. Con questa sconfitta, il Polisario ha messo in dubbio lo spirito di coloro che avevano interessi a sostenerlo perché non è più degno di fiducia. Quindi solo la dignità umana è importante in questa battaglia che riguarda direttamente i Diritti dell’Umanità.