30881 - Le bandiere nere

N. Lygeros
Traduzione: Lucia Santini

Tutti credevano di sapere cosa volesse dire barbarie fino a quando videro le prime bandiere nere in città. Le avevano viste in televisione, ma non gli diedero l’importanza dovuta. Tutti credevano che quei fatti avvenissero lontano e che non avessero, in sostanza, una relazione fra loro. Avevano ragione in definitiva…Avevano una relazione ma solo con la loro morte. All’inizio avevano l’impressione che si trattasse di un sogno o di un aneddoto di cattivo gusto. Eppure, il sogno morì con la prima automobile che arrivò sventolando una bandiera nera. Non era uno scherzo…I barbari erano arrivati nella nostra città, lì ove vivevamo da tempo e liberi. Da quel momento in poi tutto cambiò. Le bandiere nere non erano più un’eccezione. Erano sempre di più quelle che venivano issate sui tetti e circolavano nelle strade. E come se non bastasse, tutti coloro che in passato si erano riferiti ad esse in modo denigrante, preparavano le loro cose, fuggivano dalla città, abbandonando tutto. Non c’era traccia di resistenza. E tutto ciò che dicevano poco prima, era sparito. Era come se si fosse fermato il tempo, come se fosse stato cancellato il passato. Nelle strade c’era solo la gente che fuggiva. Nessuno credeva di poter resistere ai terroristi. Tutti volevano salvare la loro pelle e nient’altro. La sola cosa che li arrestava sulla strada era una esecuzione. Sentivano le urla degli uomini che chiedevano pietà e poi l’accetta dei carnefici che applicava la barbara punizione. La città moriva davanti ai loro occhi impotenti.