21010 - Non dobbiamo perdere una seconda possibilità di messa in luce dei giacimenti della Z.E.E. greca

E. Konofagos, N. Lygeros, A. Foscolos
Traduzione: Lucia Santini

Dal 2010 appena il prezzo del petrolio era cominciato a salire al di sopra del livello dei $80 al barile, ci eravamo ripetutamente raccomandati pubblicamente verso il Governo Greco di prendere al più presto possibile le iniziative per la messa in luce e locazione dei potenziali giacimenti nella Z.E.E. greca.
Oggi i prezzi del petrolio sono ritornati al livello dei prezzi del 2009, cioè $40 al barile e nessuno sa con certezza quanto questo evento durerà nel tempo.
Fino ad oggi la burocrazia greca, riguardo alla assegnazione dei diritti di ricerca finalizzata alla localizzazione dei giacimenti di idrocarburi nella Z.E.E. greca, non ha mai tenuto in considerazione il fattore “Tempo”, il cosiddetto timing, nel prendere le relative decisioni d’inizio della procedura d’attrazione degli investimenti di promozione della nostra ricchezza mineraria.
Risultato di questa mancanza di alta strategia fu quello di disperdere nel recente passato una preziosa finestra di investimento con prezzi dell’ordine che varia da $80 a $110, e parallelamente nella recente gara di assegnazione dei 20 blocchi in mare aperto nel Mare Ionio e a Sud di Creta con prezzi che si aggirano sui $50 al barile hanno preso parte solo 3 società, una indipendente e tre aziende in società ( 10% di rendimento) su tre blocchi in mare aperto (15% di rendimento).
Contrariamente nel secondo giro di assegnazioni di Cipro che è avvenuto nel tempo giusto con prezzi del petrolio dell’ordine di $100 al barile hanno preso parte 33 aziende in 15 società (125% di rendimento) con offerte su 9 dei 12 blocchi in mare aperto disponibili (75% di rendimento).
Secondo quanto detto costatiamo che il Ministero competente agisce sempre con celeri procedure quando si tratta di importare gli idrocarburi nel nostro paese mentre non si interessa alla tempestività e al tempo entro il quale si sarebbero dovute promuovere le potenzialità di sfruttamento dei possibili giacimenti di idrocarburi della Z.E.E. greca.
Poiché crediamo che non sia mai troppo tardi e tenendo conto che tutte le vicende internazionali mostrano che a un certo punto rivedremo un nuovo rialzo dei prezzi del petrolio, crediamo che si deve finalmente o su piano di partito o su piano di più partiti o su piano di primo Ministro formulare una strategia coerente di promozione e sfruttamento della ricchezza mineraria sottomarina della Z.E.E. greca complementarmente con la promozione della ricchezza mineraria di Cipro, dell’Egitto e dell’Italia, in maniera tale che non solo agiremo sul contesto europeo ma anche sul campo del Mediterraneo Orientale. E lo vediamo dalle valutazioni che ci sarà una seconda finestra d’ investimento vicino al 2020, quindi faremo bene ad essere pronti prima, questa volta, poiché è possibile.