20931 - L’ENI inizia la perforazione del nuovo pozzo nella Z.E.E. egiziana

N. Lygeros
Traduzione: Lucia Santini

L’ENI continua regolarmente il programma dei suoi pozzi. Dal momento che ha perforato due pozzi nel blocco in mare aperto della Z.E.E. cipriota nei giacimenti Onasagora e Amathousa, ha annunciato che perforerà due pozzi nella Z.E.E. egiziana. Ha terminato il primo con successo e per di più ora comincia il secondo. L’ENI-KOGAS come società fa ricerche nella Z.E.E. cipriota nei blocchi 2 e 3 mentre la TOTAL nei blocchi 10 e 11. Nella Z.E.E. egiziana l’ENI gestisce per intero il blocco 9 (Shorouk) e con la società BP gestisce il blocco 8 (North Port Fouad) . Questo pozzo viene perforato dopo la manutenzione che è stata fatta nell’Aprile del 2015 nei cantieri navali di Marsiglia. La Saipem 10000 ha una lunghezza di 228 metri e 19 metri di larghezza. Vediamo dunque che l’ENI prosegue dinamicamente nella zona, la quale ora è ai confini della Z.E.E. cipriota. Questo vuol dire in pratica che esaminerà di fatto uno strato geologico che è simile come congruenza al blocco cipriota 11 che gestisce la Total. E sappiamo che queste società collaborano in maniera ristretta con scambi di informazioni scientifici e tecnici. Così i risultati positivi dell’ENI nella parte egiziana avranno effetti diretti per la Total a Cipro. Comprendiamo che si agisce con atti sostanziosi, mentre sono in molti che si impegnano in mosse che non hanno nessuna prospettiva, perché non incorporano per il momento l’energia e la strategia.